spunti e riflessioni, per un giorno che sia davvero buono

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Beata Vergine Maria di Fatima

Il 13 maggio si celebrano le apparizioni della Vergine Maria a Fatima, in Portogallo nel 1917. A tre pastorelli, Lucia de Jesus, Francesco e Giacinta Marto, apparve per sei volte la Madonna: lasciò loro un messaggio per tutta l’umanità, centrato soprattutto sulla penitenza e sulla devozione al suo Cuore Immacolato. Il 13 ottobre 1930 il vescovo di Leiria dichiarò degne di fede le visioni dei tre bambini, autorizzando il culto alla Madonna di Fatima. Sul luogo delle apparizioni è sorto un santuario, che comprende la Basilica di Nostra Signora del Rosario di Fatima, dove sono venerati i resti mortali dei tre veggenti.


L’autorità della Chiesa, a più riprese, ha ravvisato in Fatima un faro che ancora oggi continua a gettare la sua luce, per richiamare il mondo disorientato verso l’unico porto di salvezza. Gli avvertimenti della Vergine Maria, dunque, non costituiscono tanto uno spauracchio per l’umanità, né un’occasione forte per gente morbosamente curiosa e assetata di catastrofi, quanto un invito alla speranza, che nasce dalla certezza che Dio vuole il nostro bene ad ogni costo. (link)

Ascensione del Signore (B)

Vangelo (Mc 16,15-20)
In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.


Il “cielo” non indica un luogo sopra le stelle, ma qualcosa di molto più ardito e sublime: indica Cristo stesso, la Persona divina che accoglie pienamente e per sempre l’umanità, Colui nel quale Dio e uomo sono per sempre inseparabilmente uniti. E noi ci avviciniamo al cielo, anzi, entriamo nel cielo, nella misura in cui ci avviciniamo a Gesù ed entriamo in comunione con Lui. Pertanto, l’odierna solennità dell’Ascensione ci invita a una comunione profonda con Gesù morto e risorto, invisibilmente presente nella vita di ognuno di noi.

(Papa Benedetto XVI)


Questa domenica, un bel gruppo di bambini della nostra comunità, vivrà la gioia di ricevere Gesù nel pane eucaristico per la prima volta.
Possano vivere questa comunione profonda, e scoprire quanto sia profondamente ricco di gioia, il sostare intimamente alla presenza del Signore.
Il pane di vita, sia il segno concreto, di Cristo presente in mezzo a noi, nel cammino della nostra vita.

Amore e coraggio

Amante non sia chi coraggio non ha.
(Proverbio toscano)

Amare è non avere paura di perdersi,
sbilanciandosi irreversibilmente verso l’altro.

Dove stai andando

Quanto è importante sapere dove stai andando e, quando non lo sai, quanto è decisiva l’amicizia con Cristo!
(Padre Maurizio Botta)

Peppino Impastato

Giuseppe Impastato, meglio noto come Peppino, è stato un giornalista e attivista italiano, noto per le sue denunce contro le attività di Cosa Nostra, a seguito delle quali fu assassinato il 9 maggio 1978.

Appartiene al tuo sorriso
l’ansia dell’uomo che muore,
al suo sguardo confuso
chiede un po’ d’attenzione.
(Peppino Impastato)